martedì 30 dicembre 2014

Passione e tormento: Lettera d'amore di Gabriel Ross alla sua amata Valerie

Amore mio,
 ti chiamo in questo modo nella mente; ogni qualvolta penso a te. 
Sono in una stanza d'albergo , lontano da te per lavoro e mi manchi tantissimo.
 Non ho mai scritto una lettera d' amore, eppure per te farei qualsiasi cosa: anche morire. Hai portato nella mia vita, gioia, emozioni, passioni, sentimenti mai provati e tanta luce alla mia anima oscura. Sei riuscita con l'amore che hai per me, a lacerare l'oscurità che da sempre avvolge il mio cuore.
 L'inferno e il tormento è' diventato il paradiso, dove il dolore è' stato sostituito da sentimenti intensi. Un tuo sguardo è capace di riscaldarmi, suscitando una passione e un desiderio senza fine. Il tocco delle tue mani sulla mia pelle, ha il potere di risvegliare sensazioni selvagge e la bocca di piegarmi al tuo volere. Sei riuscita a convertire il "Devil" dagli occhi verdi, come mi chiamano quando non ho nulla da perdere, nel tuo angelo. 
Anche se non potrò mai esserlo, perchè dentro di me, sarò' sempre quel Devil tentatore, che ti porterà in ogni momento, nell'oblio del desiderio e del piacere.
 Non conoscevo la parola " amore" e tu mi hai insegnato il vero significato.
Il mio cuore batte solo per te amor mio e non potrà più vivere senza di te. Come potrei farlo e dimenticarti? Impossibile ormai sei parte di me.
 Sono tuo e lo sarò per sempre fino al mio ultimo respiro e le nostre anime si ritroveranno in quell'altro mondo.
 Ti amo infinitamente mio grande e unico amore

 Tuo Gabriel

lunedì 22 dicembre 2014

La mia strada fino a qui recensisce Passione e Tormento

La mia strada fino a qui

 
Buongiorno amici di blog!
Oggi vi segnalo un romanzo erotico ad alto tasso erotico. E perdonatemi l'assurda ripetizione.
Passione e Tormento è un libro che mi ha turbata. Di erotici ne ho letti parecchi ma questo l'ho trovato molto spinto. Piacevolmente spinto. Direi che l'autrice, Ester Ashton, si è davvero superata con questa prova. Avevo già letto il suo precedente successo Perverse Love. Ma siamo su due binari completamente diversi... ho trovato una Ester molto più provocante, disinibita, a un tasso così alto di erotismo che ne sono rimasta stupefatta. Se non si fosse capito è una lettura per un pubblico adulto o per quei palati peccaminosi che non si scandalizzano di fronte a continue scene erotiche descritte nei minimi particolari. Un libro insomma da bollino rosso e da un attenzione, da leggere con il vostro partner se siete a corto di desiderio sessuale.
Conosciamo assieme i dettagli e la trama del libro.
 

 

venerdì 19 dicembre 2014

Un'ebook sotto l'albero: Passione e tormento di Ester Ashton

Image and video hosting by TinyPicEstratto da Passione e tormento....

Mi alzai dalla sedia e pensierosa mi diressi alla porta, dovevo ritornare in laboratorio e dedicarmi all’anello cui stavo lavorando. Non feci in tempo a prendere la maniglia che la porta si aprì di scatto facendomi perdere l’equilibrio.
 «Attenta, Valerie» sentii dire da una voce roca e profonda che mi suscitò un brivido, mentre un braccio muscoloso mi sostenne alla vita, e finii contro un petto duro. Sollevai i miei occhi e incontrai quelli grigi di Jack. 
«Scusa, non sapevo che fossi qui» ammise sorridendomi, «però non posso dire che mi dispiaccia». 
 Il battito del mio cuore accelerò incantata da quello splendido sorriso disegnarsi sulla sua bocca, il cui labbro inferiore era leggermente più pieno di quello superiore mentre i suoi occhi erano di un colore così intenso da sembrare blu. Rimasi per qualche istante incapace di parlare, i suoi occhi mi fissavano intensamente come mai aveva fatto prima, in modo sfacciato. Non potei fare a meno di ricambiare il suo sguardo, come Gabriel anche Jack era un uomo molto virile e affascinante. Leggermente più basso di Gabriel, indossava una camicia bianca che aderiva al suo petto possente enfatizzando i suoi muscoli scolpiti e le spalle larghe. Percepivo il suo braccio forte e muscoloso sostenermi con facilità neanche fossi una piuma. I lineamenti del suo viso erano marcati, gli zigomi pronunciati e le guance leggermente scavate, le sopracciglia erano ben arcuate e il naso sottile. I capelli biondi scuri e lisci erano corti, ma erano i suoi occhi grigi contornate da ciglia lunghissime che inevitabilmente attiravano lo sguardo, come in quel momento che sembravano ammaliarti. Ansimai quando entrai in contatto con il suo ventre e il membro grosso ed eretto, chiaro segno dell’eccitazione che provava. Le mie mani erano appoggiate sul suo petto, percepivo il suo calore e i suoi muscoli duri sotto i palmi. Incantata dai suoi occhi colmi di eccitazione, lo osservai mentre abbassava lentamente il suo viso, il suo respiro caldo sfiorava il mio. Mi passai la lingua sulle labbra divenute improvvisamente secche e Jack seguì quel movimento, nei suoi occhi vidi un pericoloso scintillio di desiderio. Mi sfiorò le labbra, un contatto fugace che mi sconvolse, ma nel momento in cui mi baciò ancora, m’incendiò i sensi. Con il suo braccio intorno alla vita mi strinse di più, portandomi contro il suo corpo, mentre l’altra mano risaliva sul mio fianco, accarezzandolo al lato del seno e infilandomi le dita fra i capelli, tenendomi al contempo ferma la testa. Avevo sempre considerato Gabriel un uomo passionale, pericoloso, che sospettavo avesse il potere con un solo sguardo di portarti in un mondo fatto di piacere e con un solo tocco di annientarti, ma in quel momento dovetti ammettere che anche Jack avesse la capacità di frastornarti e di assoggettarti a suo piacimento, al suo volere. Ne deteneva ogni più singola sfaccettatura e lo usava per il proprio scopo, per il proprio piacere e questo lo rendeva non meno rischioso per la sanità mentale di una povera donna che suscitava in lui desiderio. Probabilmente in quel momento ero troppo vulnerabile e il mio corpo bramava dal desiderio insoddisfatto di tante notti passate a sognare Gabriel che mi conduceva sull’orlo di quel piacere, altrimenti come avrei potuto, oltre che baciarlo, desiderare anche di essere toccata ancora e più profondamente dalle sue mani? Jack insinuò la lingua fra le mie labbra dischiuse e toccò la mia. Quel lieve sfregamento mi causò un’ondata di eccitazione che mi fece stringere ancora di più contro di lui, mentre il suo bacio si faceva più intimo, profondo. Ricambiai il suo bacio assoggettata, mio malgrado, da quella bocca mentre non potei fare a meno di pensare a come sarebbe stato baciare Gabriel. Fu proprio pensando a lui che mi scostai da Jack ponendo fine al bacio e mi toccai le labbra con le dita, sostenendo il suo sguardo mentre un senso di smarrimento m’invase . 

sabato 13 dicembre 2014

Anteprima del romanzo Passione e tormento

In anteprima il primo capitolo di Passione e Tormento
di Ester Ashton

 Al tocco della sua mano che risaliva sulla mia gamba nuda, fiamme liquide si riversarono nel mio corpo. Ogni poro della mia pelle al passaggio delle sue dita, assorbiva il calore, stuzzicando i sensi. Nel sentirle spostarsi all’interno delle cosce, provai un’ondata di eccitazione che alimentò la mia brama. Il tocco delle sue labbra sulla mia carne bollente, mi fece fremere di desiderio per l’anticipazione di quello che sarebbe seguito. La punta della sua lingua sostituì quelle labbra, annientando il mio controllo, mentre mi contorcevo sotto di lui. Percepivo il passaggio della lingua che leccava la mia pelle, spostarsi sempre di più dove il piacere attendeva. Aprii le gambe ancora di più, un invito a colmare quel desiderio irrefrenabile. Avvertii il suo respiro caldo soffiare fra le mie pieghe, socchiusi appena le palpebre e vidi i suoi occhi verdi, puri e cristallini come un’immensa distesa di prato verde. Due smeraldi che mi stavano osservando con passione, con lussuria selvaggia e la sua bocca calò sul mio clitoride, mozzandomi il respiro. Inarcai la schiena, muovendo il bacino contro quelle labbra che stavano succhiando avidamente e la sua lingua che si muoveva scivolando sulla mia carne fracida e colma dei miei umori. Fuoco. Un fuoco irresistibile, difficile da domare, devastante mi trasportava con sé verso l’orlo del baratro, verso il piacere sublime. A ogni leccata mi si contraeva la vagina, accrescendo il mio desiderio. Percepii i suoi denti che sfregavano appena sul clitoride e la sua lingua picchiettarlo e lambirlo, un attimo prima che quella bocca che sapeva darmi solo passione irrefrenabile, si chiudesse ancora su questo succhiandolo, quando tutto esplose. Un grido riecheggiò a lungo mentre fremiti incontrollabili e scintille di piacere invadevano il mio corpo e al tempo stesso lo sentivo penetrare con le sue dita nella vagina contraendosi alla sua invasione, portandomi a un intenso orgasmo. Esausta e ancora vogliosa aprii di scatto gli occhi sedendomi sul letto. I raggi luminosi colpirono le mie iridi, svegliandomi del tutto. Ero completamente sudata; scostai una ciocca bagnata dei miei capelli dalla fronte e ricaddi di schiena sul materasso. Le lenzuola erano stropicciate e buttate sull’altro lato del letto, il cuscino a fianco era intatto. Sbuffai infastidita per quella mia debolezza. Lo avevo sognato ancora una volta come accadeva spesso negli ultimi tempi. Non riuscivo a comprendere il bisogno del mio corpo, che smaniava di avere l’unico uomo che riusciva a portarmi all’orgasmo. Il suono della sveglia, di cui non avevo bisogno, mi diede la forza necessaria per alzarmi. Un fievole gemito fuoriuscì dalla mia bocca quando la seta e il pizzo del corpetto che avvolgeva i miei seni, toccarono i capezzoli ancora sensibili e turgidi, come se fossero stati lambiti per tutta la notte. Nell’alzarmi strinsi le cosce, come se quel movimento potesse alleviare la smania del mio desiderio. Non potevo soccombere in quel modo, assecondando qualcosa che mai sarebbe potuta accadere. Presi la vestaglia dalla poltrona, aprii la porta e uscii dalla stanza. Girai la testa per vedere lungo il corridoio e controllare se la mia migliore amica e assistente fosse ancora in camera. La porta scorrevole che divideva i due appartamenti era aperta e dalla luce del sole che proveniva dalla sua stanza, dedussi che si fosse già alzata. A piedi nudi sul parquet color miele, mi recai in cucina non badando a ciò che mi circondava. Di solito bastava che guardassi ogni singolo pezzo di mobilio o oggetto che costituiva l’appartamento in cui abitavamo, per darmi pace. Quel giorno invece ero turbata e niente mi avrebbe potuto dare quella sensazione. Helen era in piedi dietro il bancone, stava versando del caffè nelle tazze, e sul tavolo era già pronta la colazione.
 «Ti sei appena alzata e sei già esausta» costatò, fissandomi con occhi curiosi. «Hai dormito?» «Non proprio» ammisi ricambiando il suo sguardo. Il suo volto a volte mi ricordava quello di un angelo per quanto lo considerassi perfetto, con quegli zigomi rosei e appena pronunciati, le ciglia lunghe e nere che contornavano occhi con taglio a mandorla. Il naso era piccolo e leggermente all’insù e le labbra a cuore, perfette e piene, i capelli neri e lunghi con un corpo alto e snello tipico di una fotomodella; era bellissima. Al contrario, il mio aspetto era banale, con capelli castani chiari, occhi nocciola così chiari che ricordavano l’ambra, zigomi pronunciati, naso lungo e una bocca carnosa e leggermente più grande in proporzione al resto del volto. Nonostante fossi alta un metro e settanta, quel tanto da non scomparire vicino a un uomo più alto, ritenevo il mio corpo troppo formoso, con i fianchi e i seni troppo grossi e pieni. Forse potevo non colpire al primo sguardo, ma inevitabilmente attiravo gli uomini, forse anche per la fredda determinazione che leggevano nei miei occhi, per mostrarmi più sicura e sensuale di quanto non lo fossi in loro presenza.
 «Valerie, dove sei?» Helen mi distolse dai miei pensieri. 
«Scusa, pensavo…» risposi prendendo una fetta di pane tostato e iniziai a spalmarlo con marmellata di fragole. 
«Perché non ti prendi una giornata tutta per te?» Propose. «Posso pensare io agli appuntamenti di oggi.» 
«No» replicai, «sto bene, davvero, non sarà certo perché non sono riuscita a dormire tutta la notte che rallenterò il lavoro». 
«Forse dovresti accettare di uscire con Jack.»
 Girai la testa verso di lei, il sorriso e un luccichio malizioso nei suoi occhi mi fecero sorridere. Scossi la testa e mi resi conto che Helen riusciva a capirmi a volte più di me stessa. 
«Jack, eh?» ripetei, appoggiandomi alla spalliera della sedia addentando il toast. 
«Sì» confermò, «hai bisogno di uscire e fare sesso». 
Spalancai gli occhi incredula e sgomenta a quelle parole, mentre lei scoppiava a ridere senza ritegno.
 «Hai delle attitudini che io non conosco?» chiesi riprendendomi in fretta. «Hai per caso una laurea in psicologia con master in sessuologia?» 
«No» affermò posando il toast a metà sul piattino, «ma so riconoscere la frustrazione sessuale quando ti guardo». 
«E la tua soluzione sarebbe buttarmi fra le braccia di Jack?» “Non che non fosse bello!” pensai. «Almeno saresti appagata e riusciresti a fare una sana dormita» aggiunse Helen. «Ti ho sentito urlare e quello, amica mia, non era un grido di orrore, ma l’urlo appagato di chi ha raggiunto un orgasmo da favola».
 «Helen!» esclamai sbalordita.
 «Dovresti raccontarmi cosa ti faceva nel sogno» ribatté, ignorando il mio richiamo. «Chissà, potrei prendere spunto se porta a quel piacere». 
Stavo per ribattere quando sentii bussare alla porta. Lanciandole un’occhiataccia, facendole intendere che la discussione non era finita lì, mi alzai e andai ad aprire spalancandola senza neanche guardare dallo spioncino. 
Le gambe traballarono ma con il sostegno della maniglia, riuscii a mantenere l’equilibrio quando vidi che sulla soglia sostava il mio amico Gabriel Ross, la persona che riusciva a mandarmi completamente in tilt con un sorriso da schianto, da mozzarmi il respiro. Gabriel: la mia passione... il mio tormento... il mio inferno.
«Ciao, Valerie» la voce roca e sensuale penetrò all’istante nei miei sensi infiammandoli, mentre il suo sguardo vagava sul mio corpo, che in quel momento non celava nulla ai suoi occhi. Un brivido incandescente mi serpeggiò lungo la schiena, il corpo traditore sembrava volesse tendersi verso di lui. Sentii i seni farsi più pesanti e i capezzoli già turgidi per il sogno spingersi contro il pizzo. Inghiottii a vuoto, tentando di recuperare il controllo, nella speranza che lui non avesse letto sul viso ciò che la sua sola presenza mi procurava. 
«Ciao, Gabriel» lo salutai spostandomi di lato per farlo entrare. 
Lui entrò senza distogliere lo sguardo dal mio e trattenni il respiro quando lo vidi piegarsi e avvicinarsi pericolosamente, per poi andare a posarmi un bacio all’angolo della bocca, lasciandomi inebetita. Percepii il suo profumo e lo inalai a fondo, e subito un’ondata di calore m’investì, rammentando che quell’odore di sandalo ed essenza di limone, lo avvertivo sempre anche quando lo sognavo. Mi riscossi, chiusi la porta e mi girai. Lui stava salutando Helen, mentre i miei occhi non riuscivano a fare a meno di divorare ogni più piccolo dettaglio del suo corpo, come se potesse essere avvenuto qualche cambiamento all’ultima volta in cui l’avevo visto. Era un uomo di trentacinque anni, due più dei miei, un metro e novantacinque di muscoli che gli disegnavano il corpo snello e muscoloso, senza un filo di grasso. Muscoli che avrei voluto sentire sotto le mani. Ripensavo a quando l’avevo conosciuto da adolescente, già molto bello e circondato da ragazze cui inevitabilmente spezzava i cuori, ma niente mi aveva preparato a quello che con i passare degli anni sarebbe diventato. La maglietta azzurra a maniche corte che portava, era aderente e non nascondeva il suo petto scolpito, l’addome piatto e i bicipiti. E immaginai quelle stesse braccia stringermi con ardore. I jeans aderenti gli fasciano le gambe muscolose, come una seconda pelle. I miei occhi scivolarono sulla chiusura della cerniera e notai che non lasciava nulla all’immaginazione con il rigonfiamento che potevo vedere. Eccitato, doveva superare qualsiasi fantasia nei miei sogni. I suoi capelli erano neri come le ali di un corvo e gli arrivavano appena sotto il mento, il colore della sua pelle era dorata, e faceva risaltare i suoi occhi verdi e profondi contornati da ciglia lunghissime e anch’esse nere da far invidia a una donna. Quando rideva, come stava facendo in quel momento con Helen, gli si formava una fossetta da ciascun lato delle guance, che mi facevano venir voglia di morderle. Sospirai guardandogli la bocca dalle labbra piene, che immaginavo sul mio corpo, pronte a darmi piacere. Avrei voluto assaggiarle e assaporarle. Era sensuale da morire. “Dannazione, perché tutti questi attributi in un solo uomo? Imprecai “non poteva averne solo uno o due?” aggiunsi andando verso il tavolo con un sorriso sulle labbra per celare il mio tormento.

 -.- 

Stavo parlando con Helen ma tutta la mia attenzione era rivolta a Valerie che si stava avvicinando a noi. Si era allacciata la corta vestaglia di seta, ma si notavano i capezzoli eretti che spingevano contro il tessuto e che prima, attraverso il pizzo, avevo visto, grossi e rosati. Camminava con una tale sensualità, con quei fianchi formosi che ondeggiavano a ogni passo, che il mio membro si eresse spingendo contro la cerniera del jeans. Mi mossi sulla sedia tentando di pensare ad altro che non fossero lei e l’eccitazione che mi procurava. Probabilmente avrei dovuto trovarmi una donna e in fretta, se ero così messo male da sentire un tale bisogno di farla mia su quel tavolo e anche davanti a Helen. Starle lontano più di un mese non aveva alterato il desiderio che avevo per lei e la cosa mi turbava. Mi chiedevo ancora quando tutto era cambiato e avevo cominciato a fantasticare sulla mia amica che conoscevo fin dall’adolescenza. Ero un uomo a cui le donne non mancavano mai e il sapere che ce n’era una che volevo avere con tutte le mie forze, e possedere, ma che mi era in un certo senso proibita, aumentava la brama nei suoi confronti. Il corpo di Valerie emanava calore, un fuoco che sapeva avvolgermi non appena la vedevo. Socchiusi un attimo gli occhi e la osservai in viso. C’era qualcosa che quella mattina la rendeva diversa: osservai meglio e notai che aveva le occhiaie attorno agli occhi, come se non dormisse da giorni. Quando aveva aperto la porta era pallida ma non appena mi aveva visto, un rossore le aveva coperto le guance, illuminando i suoi occhi nocciola così chiari che ricordavano il brandy. In quel momento non mi stava guardando, anzi, evitava di farlo concentrandosi sul toast che aveva davanti e che stava svogliatamente addentando a piccoli morsi con quella bocca carnosa che aveva. Quelle labbra erano un sogno a occhi aperti. Un ricordo sovvenne nella mia mente: per caso un giorno che eravamo usciti tutti insieme per prendere un gelato con Jack e Helen e le avevo visto mangiare un cono. La fantasia si era sfrenata pensando a quella bocca che si chiudeva sul mio pene e lo succhiava con vigore e al solo pensiero ero stato capace di eccitarmi fino a sentire dolore. 
«Dove sei stato, Gabriel?» Chiese Helen. 
La sua domanda mi distolse dai quei pensieri lussuriosi sulla mia amica Valerie. Girai la testa verso di lei. 
«A Los Angeles per lavoro» risposi, «sono tornato due giorni fa».
 «Sei stato via per parecchio tempo» aggiunse Helen. 
«In realtà avevo diversi appuntamenti» le spiegai, «e sarebbe stato inutile tornare qui a New York per poi ripartire». 
«Concordo con te.»

venerdì 31 ottobre 2014

Passione e tormento il nuovo romanzo erotic suspance di Ester Ashton

E' uscito oggi il tanto atteso nuovo romanzo erotic suspance di Ester Ashton, in vendita su tutti gli store online.  

 
 Può la passione sottometterti al desiderio più sfrenato con un solo sguardo, il tocco delle sue mani o un bacio che ti fa fremere dal piacere , trascinandoti nell’oblio?

10743386 10205335145162808 607795841 n E’ quello che accade a Valerie Butler quando si accorge che i sentimenti per il suo migliore amico Gabriel Ross, sono cambiati al punto che di notte il suo tormentato desiderio che ha per lui, la porta a sognare di averlo. Un sublime inferno di piacere che alla luce del sole deve reprimere. Valerie però non sa che anche Gabriel è cambiato , la desidera così tanto che a volte durante le missioni per il governo come spia, si accorge di pensarla, annullando il suo ferreo controllo che da sempre lo distingue come un uomo freddo e determinato. Quello che non hanno previsto è che una notte tutto quello che avevano cercato di reprimere esploderà in una passione senza freni, coinvolgendoli entrambi in un desiderio che li lascerà senza respiro . Gabriel seppur coinvolto in sentimenti ed emozioni contrastanti dimostrerà di essere l’uomo spietato e freddo che lo distingue come spia a soldo del governo e lotterà con tutte le sue forze per non cedere all’amore di Valerie , anche a costo di farle credere a causa del suo lavoro, di avere una relazione con un’altra donna. Solo quando noterà la minaccia di un altro uomo che potrebbe insinuarsi fra loro e successivamente quando lei si troverà in pericolo, dovrà fare un passo indietro.


 


La biblioteca del libraio segnala Passione e tormento

La biblioteca del libraio


“Passione e Tormento” di Ester Ashton - la prima autrice a portare il genere erotic-suspense in Italia - è un pregevole romanzo che fonde con sapienza il genere d’azione con quello erotico, regalando una trama avvincente e non solo sensuale, dove i temi trattati e la trama articolata che lega diversi generi, conduce il lettore alla scoperta di un libro e di una storia davvero interessanti e coinvolgenti.
Il romanzo ci racconta le vicende di Valerie Butler e del suo migliore amico Gabriel, che lottano contro il desiderio che esplode tra di loro, tentando di soffocarlo e regalando al lettore un’incredibile storia di passione, scontri e sapori d’amore e sesso, peccaminoso e avvolgente.
 
 
 

giovedì 4 settembre 2014

La seduzione di Alexandra

Alexandra e Chris dal contenuto speciale di Perverse love

l rumore della porta d’ingresso che si apriva m’immobilizzò fermando per un secondo il battito del mio cuore per poi riprendere più forte. Tesi la mano sulla sedia dove avevo appoggiato tre sciarpe lunghe e sottili di seta nera, ne presi una e lasciai le altre due sui braccioli. Sentii i passi di Chris e sorrisi nello stesso momento in cui entrò nella stanza. «Alex…» mi chiamò. Feci due piccoli passi alle sue spalle e appoggiai le mie mani sulla sua schiena. Il tessuto della camicia era caldo; mentre facevo scivolare i palmi fin sulle spalle, infilai le dita nei suoi capelli. Le sue grandi mani coprirono le mie, ma riuscii a scostarle prima che potesse girarsi e rovinare l’effetto della sorpresa. Se avessi indugiato solo un attimo nel tepore del suo tocco, avrei perso la facoltà di essere controllata quanto bastava per mettere in atto la seduzione. «Sei qui» sussurrai mentre mi sollevavo sulle punte dei piedi alle sue spalle e mi adagiavo contro la sua schiena. 

La voce di Alex, un sussurro lieve vicino al mio orecchio mi procurò un brivido di eccitazione. Avevo tentato di toccarla ma lei era stata sfuggente, per cui l’assecondai e rimasi fermo godendo del suo dolce peso sulla mia schiena, tentando di non pensare ai suoi capezzoli duri che mi sfioravano. Nella camera permeava un profumo intenso di essenze orientali dovuti alle tante candele sparse su ogni ripiano e sembrava che anche lei ne fosse avvolta. «Non sarei mai potuto mancare al tuo richiamo.» Con la Con la coda dell’occhio notai che aveva fra le dita una striscia nera e intuii all’istante cosa avesse in mente, procurandomi un fremito al basso ventre che si spinse fino alla punta del mio pene, facendolo indurire ancora di più. Alex ridacchiò mentre sollevava la benda e mi copriva gli occhi.  

 

giovedì 7 agosto 2014

Dal contenuto speciale di Perverse love

Aprii la porta del mio ufficio continuando a leggere il rapporto che avevo ricevuto poco prima nella sala riunioni e mi fermai quando i miei occhi colsero qualcosa di rosso che prima non c’era. Ero abituato a non abbassare mai la guardia, nonostante fosse praticamente impossibile che qualcuno potesse infiltrarsi nel palazzo senza che io lo sapessi. Avanzai verso la scrivania, sul ripiano c’era una rosa rossa a gambo lungo al cui stelo era attaccato con un nastrino dello stesso colore una busta da lettere chiusa, con vergato il mio nome. Solo per un attimo non potei fare a meno di ripensare a Nathan Davis, il bastardo che aveva tormentato Alex. Lasciai cadere il rapporto e presi la rosa avvicinandola al mio viso. Il suo profumo intenso m’invase, ricordandomi che a volte lo percepivo anche sulla mia Alex. Sorrisi nel riconoscere la sua grafia elegante, mentre scioglievo il nastro e adagiavo di nuovo la rosa sulla scrivania: la rosa, il biglietto, un gesto romantico e dolce come lo era lei, quando non prevaleva la sua caparbia determinazione. Aprii la busta mentre mi sedevo in poltrona e tolsi il biglietto: niente mi avrebbe potuto preparare a quello che stavo per leggere. Se avesse voluto far cadere in ginocchio un uomo, con quello che mi si prospettò davanti, nessuno avrebbe avuto scampo.  
 “Biglietto romantico? Dio mio quello non si avvicina neanche lontanamente!” 

 “Se fossi qui adorerei il tuo corpo con le mie mani, sentendo il guizzare dei tuoi muscoli al passaggio delle dita, lentamente… 
Se fossi qui amerei la tua bocca perfetta e piena appassionatamente… 
Se fossi qui leccherei la tua pelle, saggiando i tuoi capezzoli piatti, assaporando il loro sapore muschiato e virile… 
Se fossi qui le mie labbra lambirebbero il tuo pene, la mia lingua marchierebbe a fuoco la sua punta rossa e gonfia … 
Se fossi qui lo racchiuderei nella mia bocca, fino in fondo e mi perderei nella passione selvaggia dei tuoi occhi blu e nel piacere che ne proverei… 
Se fossi qui…” 

Tua Alex

domenica 3 agosto 2014

La prima puntata della serie tv Outlander

Ho visto ieri il primo episodio di Outlander ed è stato meraviglioso: dalle musiche, dal cast perfetto nei loro ruoli, i luoghi che mi fanno amare la Scozia e desiderarla di volerla vedere e visitarla. Un Sam Heughan e Caitrona Balfe che hanno incarnato perfettamente Jamie e Claire. Ma anche il resto del cast è stato fantastico. Ho visto animarsi le pagine del libro, rendendole vere e mi sono commossa, perchè questa è la saga che ho amato di più al mondo.. Non mi aspettavo che sarebbe stato così fedele al libro ma senza alcun dubbio si nota un lavoro accurato, in ogni dettaglio, dai dialoghi, ai costumi, alle scelte delle musiche, a ogni luogo. Tutto, tenendomi inchiodata davanti al pc, e desiderando che si potesse continuare ancora, per vedere quelle pagine materializzarsi davanti ai miei occhi. Non vedo l'ora di vedere la prossima puntata. Ringrazio Diana Gabaldon per aver scritto una saga così bella e la Starz per aver deciso di fare la serie tv . E voi cosa ne pensate? E' stata all'altezza delle vostre aspettative?

martedì 29 aprile 2014

Ester Ashton al Salone Internazionale del Libro di Torino 2014

Ester Ashton anche quest'anno parteciperà al Salone Internazionale del Libro di Torino, che si svolgerà dall'8 al 12 maggio. L'autrice sarà presente dal primo pomeriggio di venerdì 9 fino a metà mattina della domenica 11 maggio con il suo romanzo Perverse love. Passate allo Stand B 104 padiglione 1 della Libro Aperto International Publishing, vi aspettiamo!

venerdì 21 marzo 2014

Speciale Libro Aperto: Gli autori della settimana : il faccia a faccia

Continua lo speciale Libro Aperto in occasione del prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino che si svolgerà a maggio. I due autori Ester Ashton ed Enrico Sconamiglio si pongono a confronto in un simpatico faccia a faccia. A questo link QUI potrete continuare a leggere.

giovedì 13 marzo 2014

Aspettando il Salone Internazionale del libro di Torino

Per l'occasione del Salone Internazionale del libro di Torino, che si svolgerà a maggio, la Libro Aperto ci farà scoprire con uno speciale, curiosità, interviste e un simpatico faccia a faccia con gli autori. Con questa iniziativa conosceremo più da vicino i loro titoli che saranno presenti all'evento di Torino. Questa settimana i due romanzi che si pongono a confronto sono Perverse love di Ester Ashton e I bambini di New York di Enrico Sconamiglio. Due titoli così completamente diversi tra loro ma ugualmente affascinanti e travolgenti. 
Per seguire lo speciale cliccate QUI